Tv2000 dal 19 al 25 andrà a Rimini per raccontare l’edizione 2016 del Meeting per l’amicizia tra i popoli sul tema “Tu sei un bene per me”. Speciali, approfondimenti e spazi nel Tg2000 saranno dedicati a questo importante appuntamento culturale ed ecclesiale. Attraverso mostre, spettacoli, tavole rotonde, testimonianze, il Meeting 2016, con i suoi vari linguaggi, racconterà storie di integrazione e di perdono, metterà a tema le grandi emergenze dell’oggi, farà parlare i protagonisti della cultura e dell’espressività, si confronterà con le sfide della tecnologia e dell’innovazione, proverà a guardare al lavoro e all’economia senza moralistiche demonizzazioni, farà incontrare spaccati di storia passata. Vorremmo che anche il prossimo Meeting potesse fare esplodere la bellezza di una positività e di una speranza capaci di attrarre la libertà di ognuno e di far desiderare un cambiamento per sé e per il mondo.
Tv2000 Speciale Meeting 2016. Dal 19 al 25 agosto in seconda serata
Insieme con Papa Francesco su Tv2000
Tv2000, in collaborazione con il Ctv, trasmette ogni mercoledì a partire dalle 9.30 l’udienza generale di Papa Francesco in diretta da Piazza San Pietro. Dal lunedì al venerdì alle 17.30 Gennaro Ferrara conduce “Il Diario di Papa Francesco”. Insieme a Marco Burini si riflette sull’attività e il magistero del Papa. Sabato 3 settembre alle 9.10 in diretta da Piazza San Pietro la catechesi di Papa Francesco mentre domenica 4 settembre alle 9.20 si aprirà lo studio del “Diario di Papa Francesco” per uno speciale dedicato alla canonizzazione di Madre Teresa di Calcutta. Lunedì 5 settembre Bel tempo si spera con Lucia Ascione dedica una puntata speciale alla canonizzazione di Madre Teresa. Alle 10.00 verrà trasmessa la Santa Messa presieduta dal cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano. Alle 15.20 Speciale “Diario di Papa Francesco”.
Why Poverty. Giovedì 8 settembre alle 23.10 su Tv2000
Un progetto cross mediale internazionale partito nel 2012 che ha messo insieme 8 documentari da un’ora ciascuno commissionati a registi vincitori di prestigiosi riconoscimenti cinematografici. Il fine di questa ambiziosa campagna è sensibilizzare sul tema della povertà e per 8 settimane oltre 70 network televisivi in tutto il mondo hanno trasmesso in contemporanea televisiva, internet e sulle piattaforme mobile questa collezione.
Impressionisti belgi al Museo d Ixelles di Bruxelles
(Agenzia VISTA) Roma, 13 Agosto 2016
Le collezioni del museo d’Ixelles presentano un ampio panorama dell’arte belga dei secoli XIX e XX dipingendo un largo aspetto delle diverse correnti di quel tempo : realismo, impressionismo, luminismo, neo-impressionismo e simbolismo per il 19° secolo, e per 20° secolo
Le geometrie di Lore Bert
(Agenzia VISTA) Roma, 20 Agosto 2016
In occasione dell’80º compleanno dell’artista tedesca Lore Bert, il Circolo del Ministero degli Affari Esteri presenta a Roma la mostra ”Nel vortice delle culture – Valori fragili”
Una componente caratteristica del lavoro di Lore bert è l’utilizzo di carta artigianale proveniente dal Giappone, Nepal, Corea e Cina alla quale si aggiunge, occasionalmente, anche il papiro egiziano. Tutte le sue opere acquisiscono una dimensione spaziale. I collage, i quadri-oggetto, gli striscioni e le sculture, che l’artista realizza già dagli anni ’80, tutte le sue installazioni e tutti gli environments sono una testimonianza dell’interesse dell’artista per il materiale e per la forma ma, contemporaneamente, anche per lo spazio ed il contesto.
Speciale #Meeting16 – Puntata del 19 agosto 2016
Luciano Piscaglia conduce lo Speciale di Tv2000 dal Meeting di Rimini del 19 agosto 2016. L’intervista al presidente del Meeting Emilia Guarnieri, le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, Don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile di Milano e don Mario Persano, presidente di un’opera di volontariato nelle periferie di Bari. Il loro incontro si intitolava “gli ultimi saranno i primi”. Vi portiamo anche alla mostra sui 70 anni della nostra Repubblica; a spiegarne i contenuti sono due tra i tanti giovani volontari che per tutta la settimana si alterneranno e la illustreranno ai visitatori del meeting.
Spazio anche alle immagini della serata inaugurale nella quale sono state protagoniste tre donne: Tosca, Mirna Kassis (siriana) e Tania Kassis (libanese), che hanno unito in “un solo canto” brani musicali e testi sulla situazione dei profughi, un inno alla pace e al dialogo.
Speciale #Meeting16 – Puntata del 20 agosto 2016
Luciano Piscaglia conduce lo Speciale di Tv2000 dal Meeting di Rimini del 20 agosto 2016. L’incontro con Giorgio Paolucci, giornalista e scrittore, editorialista di Avvenire che ha curato la mostra che più di ogni altra fa riferimento diretto al tema del Meeting, si intitola infatti: “Migranti, la sfida dell’incontro”. L’intervista a Moncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo di Tunisi, teatro due anni fa di un sanguinoso attentato terroristico che ha cambiato la vita della città. L’incontro con lo scrittore Eraldo Affinati, che a Roma da alcuni anni gestisce una scuola di italiano per stranieri, nata dalla sua passione educativa e dalla sua fantasia di insegnante e di scrittore. Lo spettacolo che ha per autore e protagonista Paolo Cevoli. La storia di Adel, partito dalla Tunisia nell’aprile del 2011 quando aveva 18 anni, e dell’accoglienza fornita dalla famiglia di Angela e Roberto Zucchetti. La mostra che si intitola “La vita per l’opera di un Altro” e l’attività delle Suore di Carità dell’Assunzione.
Il cimitero della Parrocchietta, la Spoon River romana
Dove sono Elmer, Herman, Bert, Tom e Charley,
l’abulico, l’atletico, il buffone, l’ubriacone, il rissoso?
Tutti, tutti, dormono sulla collina.
Così inizia l’Antologia di Spoon River, la famosa raccolta di poesie che Edgar Lee Masters pubblicò tra il 1914 e il 1915 sul Reedy’s Mirror di St. Louis. Ognuna di esse, scritte in forma di epitaffio e ispirate a personaggi veramente esistiti nella zona di Springfield nell’Illinois, racconta la vita delle persone sepolte nel cimitero di un piccolo villaggio: Spoon River.
A Roma, nei pressi della chiesa di Santa Maria del Carmine e San Giuseppe al Casaletto, la famosa “Parrocchietta”, resa celebre da Alberto Sordi col suo primo personaggio radiofonico e con il film del 1951 “Mamma mia, che impressione!”, esiste qualcosa di molto simile.
Sotto il grande viadotto della Portuense, infatti, un vecchio cimitero racconta la vita e la morte di uomini e donne dell’Ottocento. Come nelle pagine della Spoon River di Edgar Lee Masters, su queste lapidi è possibile leggere la storia delle persone lì sepolte, per scoprire ancora oggi quello che erano, il loro lavoro e i loro affetti.
Il cimitero fu qui costruito in seguito all’epidemia di colera del 1855 e passata l’emergenza sanitaria, fu aperto alle sepolture dei morti della comunità della Magliana, persone semplici ma testimoni anche di grandi eventi storici come la Grande Guerra. Nel 1931 il camposanto viene acquistato dal Comune di Roma e dal 1992, dopo la sopraelevazione della Via Portuense, e la realizzazione di viale Isacco Newton, è diventato periferia della periferia: nascosto agli sguardi e frequentato sempre più di rado.
La maggior parte delle lapidi non versano in buonissime condizioni, ma il cimitero è pulito e non mancano, vicino alle sepolture più recenti, anche fiori freschi. Approfittando della possibilità di fare un’opera di misericordia spirituale, possiamo camminare nei vialetti per leggere quello che nei cimiteri di oggi non vediamo più: il racconto della vita. Siamo infatti abituati a leggere date e poco altro, magari qualche verso, ma qui leggiamo in poche parole quello che questi uomini e donne del XIX secolo erano.
E così troviamo il maestro della Parrocchietta che “con affettuose cure, per tre lustri illuminò le vergini menti, educandole ad amare Dio, famiglia e Patria”; il soldato romano “colpito da piombo austriaco sulle vette del Trentino”; lo sposo e padre affettuoso, amante del lavoro e della famiglia; l’uomo laborioso e onesto morto per infortunio sul lavoro; la madre affettuosa e donna esemplare; e ancora la donna “cristiana, delizia dei suoi, esempio di virtù a chi la conobbe”; o il padre che non riuscì a rivedere il figliuolo “combattente contro l’odiato nemico”.
Dove sono Francesco, Domenico, Cesare, Adelaide e Teresa,
l’insegnante, il soldato, la moglie esemplare, il contadino, la madre affettuosa?
Tutti, tutti, dormono sotto il cavalcavia, a due passi da un McDonald’s.
Mauro Monti
Qui tutti gli altri itinerari del Pellegrino: www.tv2000.it/diariodiunpellegrino
Speciale #Meeting16 – Puntata del 22 agosto 2016
Luciano Piscaglia, negli spazi della mostra allestita a 40 anni dal terremoto che colpì il Friuli e intitolata “La carità costruisce per sempre”, conduce lo Speciale di Tv2000 dal Meeting di Rimini del 22 agosto 2016. Ecco i contenuti: l’incontro don Antonio Villa che partì dalla parrocchia milanese di San Babila proprio all’indomani del terremoto, per rispondere ai bisogni della comunità friulana. Ascoltiamo inoltre una breve riflessione di don Julian Carron, il presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione, sul tema del meeting di quest’anno: “Tu sei un bene per me”. Sullo stesso tema, la riflessione dello scrittore Luca Doninelli. Vi portiamo poi alla scoperta di uno spettacolo teatrale che il Meeting ha prodotto da un testo ritrovato ed inedito in Italia di William Shakespeare dedicato a Tommaso Moro. A seguire la mostra sul cristianesimo in Georgia.
“LA MADRE DEI POVERI” di Pina Cataldo. Sabato 3 settembre alle 20.30 e domenica 4 settembre alle 14.25 su Tv2000
Il filmato ha la forma del docufilm, ossia solo i testimoni in prima persona sono i protagonisti dello “speciale”. Costruito, tra l’altro, su testimonianze, interviste, immagini e fotografie inedite – ripercorre la vita di Madre Teresa di Calcutta attraverso i tratti – anche nascosti – della sua personalità: dalle origini a Skopje, al periodo trascorso nella città di Calcutta come insegnante di storia e geografia. Quindi il cosiddetto periodo di “oscurità” e di travaglio spirituale con la conseguente “chiamata nella chiamata” da cui scaturisce la scelta di dedicare la vita consacrata ai “più poveri dei poveri”. Da qui i primi difficili anni trascorsi tra i baraccati di Calcutta, la nascita e la diffusione dei Missionari della Carità in tutto il mondo, il premio Nobel, la notorietà ed infine la canonizzazione annunciata da Papa Francesco il 15 marzo 2016 e che verrà proclamata santa il 4 settembre prossimo.
“Le bambine di Calcutta”. Sabato 3 settembre alle 21.20 su Tv2000. Un film di Andrea Salvadore
Noi diciamo Madre Teresa di Calcutta, anche se la Madre è nata a Skopje da genitori di origini albanesi. Noi associamo Madre Teresa e le Missionarie della carità alla città dell’India che più di altre è stata raccontata come il contenitore simbolo della povertà. Attorno alla stazione di Calcutta sono stati tesi infiniti fili di storie che narrano l’abbandono, la miseria, la disperazione. In occasione della canonizzazione di Madre Teresa noi torniamo a Calcutta per riannodare uno di questi fili che ci ha portato la scorsa estate in un orfanatrofio di Barasat, ad un’ora circa da Calcutta. Ci accolse Suor Lucy, che parla italiano, imparato nei suoi anni di noviziato in Friuli. Le Sorelle della Provvidenza si prendono cura di 40 bambine, ragazze, dai 5 ai 18 anni, orfane o abbandonate. Arrivano alla casa famiglia spesso proprio attraverso le Missionarie della carità. Le loro storie spezzano il cuore ma dentro quella casa di Barasat si aprono ad un futuro potenzialmente piu’ felice. Le bambine vanno a scuola e coltivano relazioni libere da pesanti carichi di dolore. Nella casa le tre sorelle della Provvidenza si fanno in quaranta, madri amorevoli di bambine di strada. Miranda, volontaria italiana incontrata lo scorso anno nell’orfanatrofio, ha scritto nel suo diario “ ho conosciuto la vita travestita da morte”. E ancora, dopo una visita alla casa di Madre Teresa a Calcutta, Miranda ha scritto, citando la stessa Madre : “ essere non amati, non voluti, dimenticati. E’ questa la grande povertà, peggio di non avere niente da mangiare”. La grande cornice del nostro quadro è la città. La percorreremo, dall’alba al tramonto. Andremo alla stazione, dalle Missionarie della carità, ma non solo. Proveremo a raccontare tante storie ma soprattutto la storia di Calcutta. Proveremo a capire le ragioni, le paure, le speranze di quella madre che lo scorso anno voleva affidare un’altra sua bambina a Suor Lucy. Proveremo ad andare oltre le porte di quella stazione per aprirci ad un racconto che puo’ riguardarci molto più di quello di un viaggio esotico.
Speciale #Meeting16 – Puntata del 23 agosto 2016
Luciano Piscaglia, negli spazi della mostra intitolata “Dall’amore nessuno fugge”, che racconta l’esperienza di Apac, conduce lo Speciale di Tv2000 dal Meeting di Rimini del 23 agosto 2016. Al suo microfono il curatore della mostra: Javier Restan; il responsabile di Avsi in Brasile: Fabrizio Pellicelli; vi portiamo inoltre alla mostra “American Dream” dedicata ai santi nordamericani e vi facciamo ascoltare Wael Farouq, docente di Lingua e Letteratura Araba presso l’università Cattolica di Milano.
La commozione e la preghiera di Papa Francesco per le vittime del terremoto in Centro Italia
Papa Francesco non ha svolto oggi la consueta catechesi nell’Udienza Generale in piazza San Pietro, ma ha guidato la recita del Santo Rosario per le vittime del terremoto che ha colpito il Centro Italia questa notte. Queste le parole del Santo Padre: “Avevo preparato la catechesi di oggi, come per tutti i mercoledì di questo anno della Misericordia, sull’argomento della vicinanza di Gesù.
Ma dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro d’Italia, devastando intere zone e lasciando morti e feriti, non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e dal terrore. Sentire il sindaco di Amatrice dire: “Il paese non c’è più” e sapere che tra i morti ci sono anche i bambini mi commuove davvero tanto. E per questo voglio assicurare a tutte queste persone nei pressi di Accumoli, Amatrice o altrove, nella diocesi di Rieti, di Ascoli Piceno e le altre in tutto il Lazio e l’Umbria e nelle Marche, la preghiera e dire loro di essere sicure della carezza e dell’abbraccio di tutta la Chiesa che in questo momento desidera stringervi con il suo amore materno, anche del nostro abbraccio, qui, in piazza.
Nel ringraziare tutti i volontari e gli operatori della Protezione Civile che stanno soccorrendo queste popolazioni, vi chiedo di unirvi a me nella preghiera, affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l’intercessione della Beata Vergine Maria. Lasciamoci commuovere con Gesù.
Dunque, rimandiamo alla prossima settimana la catechesi di questo mercoledì e vi invito a recitare con me per questi nostri fratelli e sorelle una parte del Santo Rosario”.
Terremoto centro Italia. Cei stanzia 1 milione di euro. Colletta nazionale il 18 settembre
«Dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro d’Italia – ha detto Papa Francesco questa mattina -, devastando intere zone e lasciando morti e feriti, non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e dal terrore». «Vi chiedo di unirvi a me nella preghiera, affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l’intercessione della Beata Vergine Maria», ha concluso il Pontefice.
«La Chiesa che è in Italia – scrivono in un comunicato i Vescovi italiani – si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento. Le diocesi, la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali sono invitate ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere». E in conseguenza al sisma la Presidenza della CEI ha disposto l’immediato stanziamento di 1 milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali.
Il Presidente di Caritas Italiana, S.Em. card. Francesco Montenegro, Arcivescovo di Agrigento, e don Francesco Soddu, Direttore di Caritas Italiana, hanno espresso piena solidarietà ai Vescovi delle Diocesi di Fermo, Ascoli Piceno e Rieti assicurando la preghiera per le vittime e le loro famiglie, e il pronto impegno in favore delle persone colpite. Caritas Italiana si è subito attivata con i suoi operatori sul posto per coordinare gli sforzi delle Caritas coinvolte e di quelle che hanno già offerto disponibilità ad intervenire da tutta Italia e anche dall’estero. Solidarietà in tal senso è stata espressa anche da Caritas Internationalis attraverso il suo Segretario Generale Michel Roy. In stretto contatto con i delegati regionali delle Marche e del Lazio, in cui ricadono i principali centri colpiti dal sisma, Caritas Italiana cerca di farsi prossima con il sostegno materiale, valutando in questa prima fase le esigenze che emergono nelle comunità provate dal sisma.
La Presidenza della CEI ha inoltre indetto una colletta nazionale, da tenersi in tutte le Chiese italiane domenica 18 settembre 2016, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale, come frutto della carità che da esso deriva e di partecipazione di tutti ai bisogni concreti delle popolazioni colpite. «Un segno concreto – ha sottolineato don Francesco Soddu – di comunione e di vicinanza delle Chiese che sono in Italia a quanti sono stati colpiti da questa tragedia».
Le offerte raccolte nella Colletta nazionale dovranno essere inviate a Caritas Italiana, Via Aurelia 796 – 00165 Roma, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o mediante bonifico bancario su Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma – Iban: IT 29 U 05018 03200 000000011113 specificando nella causale “Colletta terremoto centro Italia”.
È possibile contribuire anche tramite altri canali, tra cui:
- on line
- Banca Prossima, piazza della Libertà 13, Roma – Iban: IT 06 A 03359 01600 100000012474
- Banco Posta, viale Europa 175, Roma – Iban: IT91 P076 0103 2000 0000 0347 013
- UniCredit, via Taranto 49, Roma – Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063119.
San Luigi dei Francesi e il Caravaggio della misericordia
Nel XV e XVI secolo a Roma vennero costruite molte chiese cosiddette “nazionali” attorno alle quali si svolgeva la vita delle diverse comunità straniere. La colonia francese era solita riunirsi in una cappella dedicata a S. Ludovico (poi SS. Sudario) nei pressi di S. Andrea della Valle ma ben presto si sentì la necessità di avere una sede più grande e decorosa. Il Cardinale d’Estouteville, allora, si interessò del problema ottenendo in cambio della piccola cappella, un terreno situato nella zona tra il Pantheon e Piazza Navona, di proprietà dell’Abbazia di Farfa, dove si trovavano le chiesette di S. Maria de Cellis, S. Benedetto e S. Andrea.
Sisto IV approvò il 2 aprile 1478 la permuta riunendo le chiese in una sola parrocchia sotto il nome della Vergine e dei Santi Dionisio e Luigi. Il 1 settembre 1518 il cardinale Giulio de’Medici (che divenne poi papa con il nome di Clemente VII) pose la prima pietra della nuova chiesa di S. Luigi dei Francesi.
La costruzione andò molto a rilento a causa del Sacco di Roma e di altri successivi avvenimenti. Fu ultimata e consacrata il 9 ottobre 1589 anche se le opere di abbellimento proseguirono nel corso dei secoli tanto che l’ampliamento dell’abside e la decorazione interna di stucchi, pitture e rivestimenti marmorei, furono ultimati soltanto nel 1756.
Dei diversi architetti che parteciparono alla costruzione della chiesa, l’unico confermato dalle ricevute dei pagamenti è stato Domenico Fontana, che risulta architetto della fabbrica nel 1585.
La facciata, realizzata da Giacomo Della Porta, presenta una struttura originale formata da due ordini sovrapposti di uguale larghezza. Nelle nicchie sono presenti 4 statue raffiguranti Carlo Magno, S. Luigi, e le due regine francesi Clotilde e Giovanna di Valois.
L’ampio interno è diviso in tre navate con volta a botte ed è un trionfo di marmi colorati: diaspro di Sicilia, pavonazzetto, giallo antico e raccoglie molti ricordi di cardinali, prelati e personaggi illustri, tutti naturalmente francesi.
Nella prima cappella a sinistra il visconte di Chateaubriand, considerato il fondatore del Romanticismo letterario francese, ricordò con una lapide l’amatissima Pauline de Beaumont, morta giovane a causa di una malattia allora molto diffusa: la tisi.
Nella seconda cappella a destra è possibile ammirare le “Storie della vita di Santa Cecilia” dipinte dal Domenichino.
In fondo alla navata sinistra, la cappella dedicata a S. Matteo, affrescata nella volta dal Cavalier d’Arpino, ospita tre capolavori del Caravaggio: sull’altare “S. Matteo ispirato dall’Angelo” e alle pareti laterali la Vocazione e il Martirio dell’Evangelista e Apostolo.
Questo ciclo, dipinto tra il 1599 e il 1602 costituisce per il Caravaggio la prima commissione pubblica, ed è espressione di un unico linguaggio pittorico. In particolare puntiamo l’attenzione sulla “Vocazione di San Matteo”, un quadro legato al Giubileo della Misericordia e allo stesso Papa Francesco visto che racchiude anche il significato del motto scelto dal papa per il suo Pontificato: “Miserando atque eligendo”.
Dall’intervista di padre Antonio Spadaro a Papa Francesco, pubblicata il 19 settembre 2013 su La Civiltà Cattolica, sappiamo che quando era ancora cardinale e soggiornava a Roma alla Casa del Clero, in via della Scrofa, Bergoglio visitava spesso la chiesa di San Luigi dei Francesi, e in particolare andava a contemplare proprio il quadro della vocazione di San Matteo del Caravaggio. Era colpito dal dito di Gesù puntato verso Matteo e dal gesto di quest’ultimo nell’afferrare i soldi sul tavolo.
“Matteo – dice il Papa – afferra i suoi soldi, come a dire: no, non me! No, questi soldi sono miei!. Ecco, questo sono io: un peccatore al quale il Signore ha rivolto i suoi occhi”. Proprio dall’episodio evangelico della vocazione di san Matteo, il Papa ha preso spunto per il suo motto e in particolare dal passaggio di un’omelia di san Beda il Venerabile, il quale, commentando questo episodio, scrive: «Vide Gesù un pubblicano e, siccome lo guardò con sentimento di amore e lo scelse, gli disse: Seguimi». Nella stessa intervista il papa dice: “Il gerundio latino miserando mi sembra intraducibile sia in italiano sia in spagnolo. A me piace tradurlo con un altro gerundio che non esiste: misericordiando”.
Mauro Monti
Qui tutti gli altri itinerari del Pellegrino: www.tv2000.it/diariodiunpellegrino
Speciale #Meeting16 – Puntata del 24 agosto 2016
Luciano Piscaglia conduce lo Speciale di Tv2000 dal Meeting di Rimini del 24 agosto 2016. Abbiamo incontrato: Mons. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, Annamaria Furlan e il presidente dei farmacisti italiani, Andrea Mandelli. L’esperienza della Piazza dei Mestieri con Dario Odifreddi e Cristiana Poggio. La mostra dedicata ai restauri della Basilica della Natività di Betlemme curati dall’impresa di Giammarco Piacenti. L’esperienza di formazione professionale di Cometa di Como e di Valdobbiadene: l’Istituto Professionale Dieffe “Pietro Berton”. L’intervista a Mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto e Presidente della Commissione CEI per i problemi sociali e il lavoro.
Terremoto: Chiesa italiana in prima linea per offrire aiuti e solidarieta’. L’intervista del card. Bagnasco a inBlu Radio
La Chiesa italiana è in prima linea per offrire solidarietà e aiuti concreti alle comunità dell’Italia centrale devastate dal terremoto non solo con la vicinanza dei presuli dei paesi colpiti ma anche con un primo stanziamento di un milione di euro dai fondi dell’otto per mille e una colletta promossa per domenica 18 settembre. E come ha anticipato il presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco al microfono di Rita Salerno, il congresso eucaristico nazionale in programma a Genova dal 15 al 18 settembre prossimi subirà una modifica nel programma dedicando un momento solenne per quanti sono nel dolore in queste ore sabato pomeriggio 17 settembre.
Speciale #Meeting16 – Puntata del 25 agosto 2016
Luciano Piscaglia, negli spazi della mostra dedicata a Madre Teresa di Calcutta, a pochi giorni dalla solenne proclamazione della sua santità da parte di Papa Francesco, conduce lo Speciale di Tv2000 dal Meeting di Rimini del 25 agosto 2016. L’intervista alla curatrice Marina Ricci e all’ingegnere brasiliano Marcilio Haddad Andrino, guarito da una grave malattia neurologica grazie all’intercessione di Madre Teresa; proprio questo miracolo è stato decisivo per la sua sua canonizzazione. Abbiamo ascoltato anche il postulatore della causa di canonizzazione di Madre Teresa, padre Brian Kolodiejchuk. E’ tornato al meeting dall’Argentina padre José Maria di Paola, padre “Pepe”, sacerdote nelle “villas”, le più povere periferie di Buenos Aires e noi lo abbiamo intervistato. Spazio anche ad uno degli spettacoli più attesi: quello inedito preparato per il meeting da Gioele Dix: lui, ebreo, ha voluto raccontare la storia della sua amicizia con Renato Marotta, un aderente a Comunione e Liberazione prematuramente scomparso… Lo spettacolo teatrale si intitola “diversi come due gocce d’acqua”. Insieme a Stefano Pichi Sermolli, portavoce del meeting, tracciamo un bilancio del Meeting sottolineando i momenti più significativi della manifestazione. In conclusione, l’intervista di Marco Bergamaschi al prof. Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, una delle realtà che promuove il meeting.
Guido Piccarolo ospite a SOUL Speciale Meeting Rimini sabato 27 agosto alle 12.20 e 20.30
Sabato 27 agosto alle 12.20 e alle 20.30 l’intervista di Monica Mondo a Guido Piccarolo un ragazzo come tanti, che appena laureato in Economia lascia l’Italia non per cercare lavoro, ma per obbedire a una chiamata. Consacrato, accoglie l’invito di don Giussani di recarsi in missione in Usa. Poiché è moto bravo, diventa analista finanziario alla Disney. Un lavoro da sogno, molto ben pagato. Poi un giorno scopre che il lavoro può dare dignità e speranza ai dimenticati. Si licenzia con una collega dalla Disney, tra lo stupore dei suoi capi, e apre una comunità per aiutare disabili mentali a ritrovare un posto, soprattutto un abbraccio che dia senso alla vita.
Comincia solo 9 anni fa la storia della Los Angeles Habilitation House: una casa, appunto, che offre lavoro concreto, pratico a tanti dimenticati, mostrando che il non profit può creare business: la House non chiede e non riceve un solo dollaro dallo stato, non vuole elemosina, ma mettere in atto potenzialità ritrovate.
Guido si dedica in particolare a chi vive disabilità psichiche per le sofferenze vissute in guerra: è il dramma dei reduci dall’Iraq, un tarlo scomodo per quel che hanno visto, perché il dolore provato non riescono a dimenticarlo e può portare alla follia, alla morte. Guido racconta l’amicizia che cambia, l’incontro con la fede che questa amicizia rivela e le storie di resurrezione che la compagnia cristiana vissuta e posta in opera sa generare.
Padre Pepe ospite a SOUL Speciale Meeting Rimini domenica 28 agosto alle 12.20 e 20.30
Domenica 28 agosto alle 12.20 e alle 20.30 l’intervista di Monica Mondo a José Maria “Pepe” Di Paola, parroco in una delle periferie immense di Buenos Aires, quelle chiamate con amara ironia “villas miserias”, dove straborda un’umanità drammatica, emarginata ma viva, varia, ricca di umanità e fede. Padre Pepe ha chiaro fin da ragazzo che vuol essere un prete. E questo non significa avere strade spianate davanti a sé: la povertà brucia ed è faticosa, rafforza e purifica; una grande crisi vocazionale è l’occasione per incontrare un vescovo, che lo cerca e gli sta dietro con pazienza, finché il cammino non torna chiaro. E’ Jorge Bergoglio, che gli resta amico anche adesso che è Papa e ha a cuore i suoi curas villeros come i figli più amati. Perché frequentava quelle favelas, conosce l’opera preziosa e rivoluzionaria che svolgono, ovvero la carità, la lotta per la giustizia, e quella pericolosa contro le ingiustizie, i soprusi, la criminalità. Padre Pepe personaggio ben noto, punto di riferimento e segno di contraddizione in Argentina, ha rischiato e rischia, è nel mirino dei narcotrafficanti e di qualche potente, ma ha il sostegno di un popolo, soprattutto di giovani, che ha scoperto in lui e mei suoi amici sacerdoti gli amici più grandi, lo sguardo al cielo che cambia la vita in terra.